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Turn on the human rights

Turn on the human rights
Il progetto sfrutta le potenzialità della piattaforma Spotify per sensibilizzare e portare a conoscenza del lavoro svolto da Amnesty International raggiungendo un target di età compresa tra i 15 e i 35 anni.
Con la pubblicità su Spotify si vuole sensibilizzare gli utenti sul tema dei diritti umani ed in senso lato mediante lo spot audio associare Amnesty ad un elemento di disturbo, che interrompe la riproduzione dei brani ed incuriosisce. La successiva creazione di un contest musicale mira ad un maggior coinvolgimento del pubblico e creerà maggiore awareness attorno al brand e ai temi trattati.
Progetto
Il progetto pensato per il raggiungimento degli obiettivi prefissati si suddivide in tre fasi cadenzate differentemente ed ognuna caratterizzata dalla diversificazione di formato pubblicitario in base alle esigenze specifiche.
Prima Fase
La prima fase avrà una durata di tre settimane e come elemento centrale e portante verrà realizzato uno spot audio e video. Lo spot in questione è stato realizzato con una successione di immagini fotografiche scelte appositamente per mantenere una coerenza stilistica con le campagne precedenti dell’associazione. La successione delle quattro immagini scelte unite all’animazione dell’elemento scotch sovrapposto vuole simulare metaforicamente il lavoro svolto dall’associazione a favore dei diritti umani. Nel video proposto, in ordine, un pezzo di scotch con apposto il logo Amnesty viene rimosso da un libro a simulare la tutela del diritto all’educazione scolastica; un pezzo di scotch tappa la canna di una pistola a tutela del diritto alla vita; un volto viene liberato da un groviglio di scotch a testimoniare l’impegno dell’associazione per il diritto all’identità; il diritto alla libertà di espressione e parola viene rappresentato mediante lo scotch tolto da una mano che impugna la penna nell’atto di scrivere. Parte fondamentale di questo spot è l’audio costituito semplicemente dall’effetto sonoro della rimozione/apposizione dello scotch e sarà proprio questo elemento a rappresentare la componente di disturbo della normale riproduzione musicale attirando così l’attenzione dell’utente. Lo spot oltre ad essere riprodotto in formato audio, verrà declinato nei formati display e cartellone.
Seconda Fase
La seconda fase avrà una durata di due settimane durante le quali verrà pubblicizzato sempre su Spotify, un music contest tramite spot audio e video. Il contest, "Human Rights Music Contest", rappresenta il nucleo della campagna di sensibilizzazione di Amnesty International rivolta ai giovani, in quanto quest'ultimi potranno partecipare realizzando una canzone che abbia come tema quello dei diritti umani. Le immagini realizzate per la pubblicità su Spotify presentano il titolo del contest, la foto di una ragazza che canta, il logo di Amnesty e la data entro la quale iscriversi per partecipare. Cliccando su "scopri di più" si è reindirizzati su una pagina web dove è possibile leggere e scaricare il regolamento completo del music contest e iscriversi.
Terza Fase
La terza fase avrà una durata di tre mesi, tempo durante il quale i partecipanti al contest dovranno realizzare la propria canzone sui diritti umani. Allo scadere dei tre mesi, verranno selezionate 40 tra le migliori canzoni e verrà pubblicata, su Spotify, una brandend playlist. La playlist con le 40 canzoni verrà visualizzata tra i suggerimenti da un target giovane, cos' che quest'ultimi possano ascoltare le canzoni e condividere l'album con gli amici. Infine, le 12 canzoni più ascoltate riceveranno delle ricompense, ovvero: l'esperienza con una casa discografica, la produzione di un videoclip e l'esibizione durante un evento di Amnesty International.
Manifesti
Il progetto dei manifesti vuole principalmente sensibilizzare sul tema dei diritti umani e in particolare comunicare che l'identità conta. Il progetto è composto da una serie di 5 manifesti ognuna delle quali presenta persone di diversa nazionalità con applicato sul volto un adesivo che porta la gente che vede il manifesto ad essere loro stessi partecipi a dare un'identità a ogni persona e quindi a sco- prire il volto rimuovendo il nastro adesivo. In basso è presente un claim (Identity matters).
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