Per conoscersi meglio, per auto analizzarsi, credo che l’autoscatto sia essenziale. Viviamo in un mondo, quasi interamente virtuale, che non ci lascia il tempo di approfondire, se non in rari casi. Sto approfondendo la conoscenza di me stesso. Imparo ad interfacciarmi con me stesso, tramite la fotografia, l’analisi e le sfide che mi pongo in questo periodo. Mi chiedo: cosa è la fotografia per me? Cosa rappresenta? Forse rappresenta un momento di riflessione e di indagine sulla mia vita passata e anche presente
Viaggio dentro “me stesso”
Nella mia vita, credo di essere fortunato, ad un tratto ho avuto una rottura psicotica che poteva rappresentare la mia fine! Invece, pur avendo vissuto momenti tremendi, tormenti incredibili, esperienze traumatiche con tanta fatica ed impegno sto rimettendo insieme i cocci. Adesso, grazie al sostegno della mia terapeuta e della mia famiglia, posso affermare di stare imparando a convivere con questo disturbo, che è una parte di me, la più fragile. O forse mi sto costruendo come veramente sento di Essere.
Cos’è il disturbo? I disturbi psicotici (psicosi) rappresentano forme gravi ed estreme di sofferenza psichica. Le persone hanno spesso allucinazioni, mostrano di non ragionare e di avere convinzioni palesemente assurde.
La caratteristica fondamentale di questi disturbi sta nel fatto che la persona ha perso il contatto con la realtà: difende attivamente le proprie convinzioni e percezioni fuori dall’ordinario e spesso non ha coscienza della propria malattia. In foto, ho voluto rappresentare, il mio viaggio: dall’infanzia “crepata” , il buio, il non poter vedere veramente in faccia chi sono, il terrore del mostro riflesso nella propria ombra…Filippo è work in progress.
Spero vivamente che sul tema della malattia mentale sia fatta maggiore chiarezza e più luce.
