Solo la mente di un pazzo può concepire una devastazione peggiore di un terremoto. Solo una mente perversa può compiacersi di essere più distruttivo di un disastro naturale. 
     Ho dipinto “la casa che non c’è” dopo il terremoto del 2016 del centro Italia. Poi ho trovato queste foto scattate in Ucraina molto simili alla vista che mi si è presentata la mattina del 30 ottobre 2016 e che ho cercato di rappresentare nel quadro. Il tempo scorreva tranquillo dentro le nostre case. Furono momenti terribili, la vita di tante persone fu spezzata e spazzata via in pochi attimi.
      Ma il terremoto è un evento naturale al quale puoi cercare o sperare di proteggerti. La guerra no. Nonostante il terremoto la gente non ha abbandonato la propria terra. Perché mai gli Ucraini dovrebbero lasciarla a chi la sta distruggendo? Con il terremoto puoi costruire case sicure, con la guerra puoi solo sperare che qualcuno ti dia i mezzi per difendere te, i tuoi cari e il tuo paese. 
      E anche oggi mentre siamo di fronte all’immane tragedia che ha colpito la Turchia, la Russia continua la sua guerra criminale. La natura a volte può essere “matrigna”, ma l’uomo sceglie sempre di esserlo!
 
 
 
Foto: Yan Dobronosov - Костянтин Сова
Olio su tela: Maria Teresa Cristini
Poesia: Andreina Massi
La casa che non c’è
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La casa che non c’è

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